E’ stato approvato il “Progetto per la conciliazione tempi cura lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi”; per i centri estivi 2019 di Bologna saranno stanziati 1,3 milioni di euro!
Anche quest’anno arriva l’aiuto concreto alle famiglie dell’Emilia-Romagna da parte della regione che, per il secondo anno consecutivo, ha riproposto i contributi per pagare la retta di bambini e ragazzi ai centri estivi.
Nel 2018, primo anno di realizzazione del progetto, i Comuni che hanno aderito sono stati 314. I centri estivi coinvolti sono stati 1.170 con 13.400 bambini e ragazzi iscritti che hanno beneficiato dei contributi regionali.
Nel 2019, il contributo salirà addirittura a € 336 per ogni figlio, cioè € 84 a settimana per massimo 4 settimane di frequenza, contro i € 210 del 2018, cioè €70 a settimana per una massimo di 3 settimane.
Chi potra beneficiare dei contributi?
Le famiglie residenti in Emilia-Romagna composte da uno o entrambi i genitori occupati con un reddito Isee annuo compreso nei € 28.000.
Sulla base della popolazione residente in età compresa tra i 3 e i 13 la ripartizione delle risorse tra Comuni o unioni di Comuni è già stata approvata.
Entro il 30 Maggio i Comuni stileranno l’elenco dei Centri aderenti al progetto, che potranno essere privati o pubblici, selezionati tramite bando e accreditati dalla Regione perché in possesso dei requisiti stabiliti dalla direttiva sui centri estivi.
Quali sono questi requisiti più significativi?
I Comuni stileranno poi la graduatoria delle famiglie selezionate come idonee a poter beneficiare del contributo fino ad esaurimento della disponibilità finanziaria.
Dopodiché i genitori dovranno scegliere tra i Centri inseriti nell’elenco comunale e fare richiesta del contributo contestualmente all’atto d’iscrizione presentando dichiarazione Isee.
Patrizio Bianchi, assessore Scuola e formazione afferma:
“Un progetto pensato per sostenere le famiglie e, in particolare, le donne che lavorano, il cui ruolo nell’economia regionale, come condiviso col Patto per il Lavoro, va rafforzato e valorizzato. Anche in questo caso a cofinanziare l’intervento regionale è il Fondo sociale europeo, il principale strumento finanziario con cui l’Europa e le Regioni investono sulle persone e sul loro lavoro. Uno strumento che l’Emilia-Romagna utilizza sistematicamente per rispondere a bisogni reali di cittadini, imprese e territori, posizionandosi ai vertici delle Regioni europee per capacità di programmazione e di spesa”