Approvato il progetto per la conciliazione tempi cura lavoro: “sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi”

Gianni Clerici: uno dei più grandi esperti di tennis al mondo
Febbraio 18, 2019
CAMPIONATI NAZIONALI UISP 2021 IN VALSAMOGGIA
Dicembre 28, 2020

E’ stato approvato il “Progetto per la conciliazione tempi cura lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi”; per i centri estivi 2019 di Bologna saranno stanziati 1,3 milioni di euro!

Anche quest’anno arriva l’aiuto concreto alle famiglie dell’Emilia-Romagna da parte della regione che, per il secondo anno consecutivo, ha riproposto i contributi per pagare la retta di bambini e ragazzi ai centri estivi.

Nel 2018, primo anno di realizzazione del progetto, i Comuni che hanno aderito sono stati 314. I centri estivi coinvolti sono stati 1.170 con 13.400 bambini e ragazzi iscritti che hanno beneficiato dei contributi regionali.

Nel 2019,  il contributo salirà addirittura a € 336 per ogni figlio, cioè € 84 a settimana per massimo 4 settimane di frequenza, contro i € 210 del 2018, cioè €70 a settimana per una massimo di 3 settimane.

Chi potra beneficiare dei contributi?
Le famiglie residenti in Emilia-Romagna composte da uno o entrambi i genitori occupati con un reddito Isee annuo compreso nei  28.000.

Sulla base della popolazione residente in età compresa tra i 3 e i 13 la ripartizione delle risorse tra Comuni o unioni di Comuni è già stata approvata.
Entro il 30 Maggio i Comuni stileranno l’elenco dei Centri aderenti al progetto, che potranno essere privati o pubblici, selezionati tramite bando e accreditati dalla Regione perché in possesso dei requisiti stabiliti dalla direttiva sui centri estivi.

Quali sono questi requisiti più significativi?

  • la presenza di un progetto educativo
  • l’obbligo da parte del personale di presentare una dichiarazione che attesti l’assenza di condanne per abuso di minori, secondo quanto previsto dalla legge nazionale.

I Comuni stileranno poi la graduatoria delle famiglie selezionate come idonee a poter beneficiare del contributo fino ad esaurimento della disponibilità finanziaria.
Dopodiché i genitori dovranno scegliere tra i Centri inseriti nell’elenco comunale e fare richiesta del contributo contestualmente all’atto d’iscrizione presentando dichiarazione Isee.

Patrizio Bianchi, assessore Scuola e formazione afferma:
“Un progetto pensato per sostenere le famiglie e, in particolare, le donne che lavorano, il cui ruolo nell’economia regionale, come condiviso col Patto per il Lavoro, va rafforzato e valorizzato. Anche in questo caso a cofinanziare l’intervento regionale è il Fondo sociale europeo, il principale strumento finanziario con cui l’Europa e le Regioni investono sulle persone e sul loro lavoro. Uno strumento che l’Emilia-Romagna utilizza sistematicamente per rispondere a bisogni reali di cittadini, imprese e territori, posizionandosi ai vertici delle Regioni europee per capacità di programmazione e di spesa”