Come abbiamo potuto notare anche dall’ultimo articolo pubblicato (“perché il tennis si chiama tennis“) non si può certo dire che questo sport non sia ricco di aneddoti da raccontare, per la maggior parte correlate al discorso punteggio. Ciò che utilizziamo comunemente oggi infatti, proviene da epoche ormai passate e come tutte le cose ha subito un’evoluzione nel tempo per potersi adattare e sopravvivere.
Oggi vogliamo analizzare la terminologia “love“; avete mai notato che gli arbitri di tennis invece di “zero” usano il termine “love”?
Questo accade quando uno dei due tennisti non segna punti, ma la domanda giusta è: perché usare proprio “love”?
Cosa può centrare l’amore con il tennis, se non per la passione che riponiamo in questo fantastico sport?
Due sono le spiegazioni, una di natura più folkloristica, l’altra di natura più storica:
• Secondo la prima, quella folkloristica e più popolare, il termine deriverebbe dal famoso proverbio “fortunato al gioco, sfortunato in amore”, proprio perché chi non segna punti nel corso del game può considerarsi sfortunato al gioco, ma fortunato in amore; per questo l’arbitro durante la partita usa un’incoraggiante e consolatorio “love”, come se volesse fare un augurio al tennista in difficoltà.
• Per la seconda, quella storica e forse più affidabile, il termine avrebbe origine dal francese “l’oeuf” cioè “uovo”. Spesso infatti, i francesi, utilizzavano la parola “uovo” per indicare il numero zero, poiché la forma del primo ricordava quella del secondo.
Da “l’oeuf” è diventato in seguito “love” a causa della pronuncia inglese che, per assonanza linguistica e di suono, scambiò il primo termine con il secondo.
Quale delle due storie vi sembra più affidabile? A voi la scelta!
Scoprire le le origini e gli aneddoti di questo sport, come di ogni altro, è a dir poco interessante, continua a seguire il nostro blog per scoprire ogni volta una curiosità in più e gli eventi che si tengono ogni anno e condividili con i tuoi amici!